Quello che il tuo gatto non ti dice
Non c’è da stupirsi che i gatti siano i pet più diffusi in Italia e nel mondo: sono adorabili, misteriosi e affascinanti. Potremmo stare a guardarli per ore mentre si muovono con grazia e agilità, e amiamo coccolarli e viziarli con bocconcini e carezze. Ma siamo sicuri di conoscere davvero il nostro gatto?
Chiunque viva con un gatto lo ama, spesso alla follia, e lo riempie di attenzioni. A volte però, può capitare che queste attenzioni siano eccessive o sbagliate, e finiscano per dargli fastidio. Siamo sicuri di sapere quali sono le cose che il nostro gatto odia?
I gatti non sopportano le carezze e le coccole in eccesso, esatto: nemmeno il tuo gatto.
La differenza principale tra un cane e un gatto? I cani amano quasi sempre le coccole invece i gatti solamente quando vogliono loro. Per molti gatti, essere afferrati, accarezzati o seguiti da vicino è fonte di stress. Sono i gatti a dirci quando hanno voglia di attenzioni, miagolando o strusciandosi sulle nostre gambe. Per regolarci, prestiamo attenzione al loro linguaggio corporeo: basta un po’ di attenzione per capire se i nostri bisogni di dare affetto al gatto, lo mettono a disagio.
I gatti amano la compagnia.
Anche se i nostri impegni ci costringono per molte ore fuori casa, lasciare il nostro gatto solo a lungo può essere un problema: l’ansia da abbandono può portare i gatti a crisi di aggressività, con danneggiamento di oggetti e “incidenti” fuori dalla lettiera).
I gatti odiano i rumori alti e molesti.
Clacson, tuoni, fuochi d’artificio, urla di bambini o di litigate, musica alta, un gatto può irritarsi anche per uno starnuto troppo brusco. Insomma, i rumori forti possono far scattare il gatto e la sua aggressività: è la risposta naturale dei gatti alla paura e alla sensazione di pericolo. Non possiamo evitare i rumori esterni? Bene, almeno cerchiamo di non sbattere le porte o urlare tra le mura domestiche.
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